Gr della Ciurma Pirata del 26/01/2022
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Radio Spore
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2021-12-23
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GR2021
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Marocco, Israele, droni, commercio di armi, Sahara Occidentale, persone migranti, Libia, elezioni, lavoro, morti sul
[25.2 MB
| 20 mins, 32 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 23/12/2021
Gr della Ciurma Pirata del 08/10/2021
Gr della Ciurma Pirata del 01/10/2021
Gr della Ciurma Pirata del 24/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 17/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 18/06/2021
Gr della Ciurma Pirata del 04/06/2021
Gr della Ciurma Pirata del 28/05/2021
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Radio Spore
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2021-05-25
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GR2021
⋉
morti in carcere, frontiere, migrazioni, Bosnia, Musa Balde, Colombia, Ceuta, Marocco, Turchia, Palestina, lavoro
[24.7 MB
| 26 mins, 14 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 25/05/2021
Gr della Ciurma Pirata del 21/05/2021"
Gr della Ciurma Pirata del 07/05/2021
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11
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Tinala
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Italia, emilia-Romagna, Bologna
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2021-03-14
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Tinala
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popolo gitano, rom, roman, dom, csardas, musica azera, jazz mugham, musica egiziana, viaggio, India, tar,
[89.9 MB
| 1 h, 6 mins, 42 secs
| 200 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 32000kHz]
Dom lom e rom sono tutti e tre alcuni dei nomi delle comunità romanés sparse fra il nord dell’India e l’Europa: in Azerbaigian, Armenia, Persia, Libano o Egitto. Ci accompagnano in questo viaggio attraverso il jazz e il mugham azeri o la danza ghawazi vari strumenti di corda: il tar, il buzuq e il qanun.
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01
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Redazione Gr Ciurma Pirata
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2021-03-11
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GR2021
⋉
lotte operaie, diritto al lavoro, SiCobas, CoordinamentoMigranti, TntFedex, Texprint, Yoox, Vaccini, Lombardia, NoGrandiNavi, MaiConSalvini, 11Marzo,
[38.3 MB
| 41 mins, 15 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Puntata del Gr della Ciurma Pirata del 11/03/2021
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10
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Tinala
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Italia, emilia-Romagna, Bologna
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2021-02-16
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Tinala
⋉
bolero, cumbia, musica russa, jazz manouche, mambo, Django Reinhardt, Valentina Ponomareva, Antonio Machin, Tito Puente,
[69.2 MB
| 58 mins, 7 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 48000kHz]
Gli occhi scuri sono quelli più diffusi in tutto il mondo e la musica, specialmente quella in spagnolo, è piena di canzoni dedicate a quegli occhi neri che ci fanno disperare, sospirare, rattristare o infuocare.
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Radio Wombat
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2021-02-10
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GR2021
⋉
usb, metalmeccanici, lavoro, buzzi, scuola, precari, forbe, ricordo, prato, non una di meno,
[124.9 MB
| 45 mins, 4 secs
| 499.821 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 10/02/2021
Gr della Ciurma Pirata del 09/12/2020
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-04-01
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GR
⋉
sanit, lavoro, educazione, casa, caccia, stereodon, lavoro, cpr, scuola, campagnadico32, hong kong, colombia, rojava
[24.0 MB
| 23 mins, 37 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Puntata del Gr di Radio Spore del 01/04/2020
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-03-30
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GR
⋉
covid19, lavoro, ambiente, patrickzaky, cas, acer, graffiti, educazione, chiuderelefabbriche, grandiopere, cprgradisca, assembleeradiofoniche, portogallo, palestina, solidarietinternazionale,
[22.4 MB
| 21 mins, 11 secs
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- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Puntata del Gr di Radio Spore del 30/03/2020
Puntata del Gr di Radio Spore del 26/03/2020
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1
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radio onda d'urto
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stati uniti, Texas, Italia, emilia romagna, brescia, bologna,
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2016-10-25
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s05p05
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mezzoradaria, radio, ondadurto, Texas, Azzurra Crispino, lavoro, sciopero, america, IWW, sindacato
[15.7 MB
| 27 mins, 11 secs
| 96 kbps]
- audio [vorbis
| 1ch
| 44100kHz]
Mandiamo in onda una puntata del 03/10/2016 di Radio Onda d'urto. La puntata parla del primo sciopero nazionale incominciato il 9 settembre 2016 nelle prigioni di tutti gli Stati Uniti d'America con Azzurra Crispino, docente universitaria a Austin, Texas, e media co-chair dell’IWW – IWOC, il Comitato che orgaizza i lavoratori-trici incarcerate-i nell’ambito dello storico sindacato rivoluzionario IWW, Industrial Workers of the World.
Parliamo della privatizzazioni delle carceri. Con uno sguardo approfondito sulla situazione dei carceri italiani.
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2
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2016-09-27
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s05p01
⋉
mezzodararia, ASL, Cico Mendez, Vito Torire, Dozz, Bologna, sovraffollamento, riconversione, bioedilizia, salute, mafia, DNA, Alfano
[20.1 MB
| 19 mins, 4 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Commentiamo insieme al dottor Vito Torire rapporto semestrale dell'ASL di Bologna riguardante le strutture detentive nel territorio di Bologna: Qual'è la situazione attuale nel carcere di Bologna? Quali sono attualmente le condizioni di salute dei detenuti? Un commento sulla recente iniziativa del ministro Alfano sul prelievo del DNA del detenuto.
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3
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-01-15
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s03p15
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mezzoradaria, Rosa, migranti, avvocati, Bologna, rinnovo, permesso di soggiorno, INPS, contributi, estratto conto previdenziale, lavoro,
[7.3 MB
| 6 mins, 56 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Riprendiamo la questione migrazione con l'avvocato Rosa: Qual'è una buona pratica che un migrante potrebbe seguire per esser sicuro che al momento della richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi lavorativi questo abbia tutte le carte in regola? E se il lavoratore scoprisse che il datore di lavoro non versa i contributi? Esistono sportelli che forniscono assistenza legale ai quali chiedere informazioni e che abbiano un ambiente migliore di quello della questura? Possiamo spiegare perché abbiamo definito la questura di Bologna come un luogo non disponibile o facile da affrontare per un migrante che debba svolgere pratiche per rinnovare il suo permesso di soggiorno?
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2
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-01-15
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s03p15
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mezzoradaria, Rosa, migranti, avvocati, Bologna, immigrazione, burocrazia, visto, ricongiungimento familiare, famiglia, lavoro, ambasciata, decreto flussi,
[11.4 MB
| 10 mins, 45 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Affrontiamo la questione burocratica della migrazione insieme all'avvocato Rosa oggi ospite in redazione: Cos'è un visto d'ingresso e che prospettive di vita permette ad un migrante? Quali sono e chi si può rivolgere una domanda di permesso di soggiorno? Cosa succede in caso di diniego? Nel caso di sospensione dell'ordine di allontanamento da parte del TAR quali sono le peculiarità della questura di Bologna?
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3
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-10-30
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s03p04
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mezzoradaria, lettere dalla Locride, Ilario Amendolia, Sensibili alle foglie, stato, mafia, ndrangheta, Don Ciotti, Roberto
[4.8 MB
| 5 mins
| 160 kbps]
- audio [vorbis
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| 44100kHz]
Recensione del libro "Lettere dalla Locride" di Ilario Amendolia, edito da Sensibili alle Foglie. La mafia è lo stato. La frase non è vuota, ma esprime un concetto che l'autore descrive raccontando gli eventi di alcuni paesini calabresi.
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1
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-10-23
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s03p03
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mezzoradaria, Bologna, Dozza, garante dei detenuti, diritti, detenuti, Desi Bruno, sovraffollamento, celle aperte, lavoro, vitto,
[8.4 MB
| 7 mins, 48 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
BOLOGNA, Dozza: Secondo l'ultimo rapporto della garante dei diritti dei detenuti Desi Bruno, sarebbero detenute 650 persone a fronte dei 450 posti, sarebbe in vigore il regime "celle aperte" con il quale dovrebbero poter stare fuori dalle celle dal mattino fino alle ore 16, si lamenta carenza del lavoro poiché i detenuti lavorano solo qualche mese all'anno a rotazione. La garante però non ha visitato tutte le sezioni e dovrebbe tornare per completare la visita. Scarsità del vitto, alti prezzi del sopravvitto, umidità e infiltrazioni nelle celle e che molti ricorsi per le condizioni inumani e degradanti presentati sono stati respinti dal magistrato di sorveglianza perché ritenuti generici, non fatti bene. - Via Mattei: Ora non è più un CIE ma un HUB, un centro di smistamento dove gli immigrati a decine vengono identificati, alloggiati per un tempo variabile nelle vecchie stanze con qualche grata in meno. L'identificazione viene fatta dopo ogni arrivo, prima di un ricovero. La caccia all'immigrato è tutt'altro che chiusa, in Europa viene infatti lanciata una campagna chiamata Mos Maiorum con la quale vengono appoggiate retate in tutte le nazioni - TERNI: Un insegnante di scuola è stato sospeso dai primi di Settembre per non aver interrotto la lezione per permettere i controlli di polizia a seguito di cani antidroga per altro senza mandato del magistrato -GIUSTIZIA: In pochissimi sono riusciti ad ottenere i fantomatici 8 euro di risarcimento per ogni giorno vissuto in condizioni disumane e degradanti, la maggior parte sono stati respinti per questione di forma ed errori di compilazione dell'istanza, altri invece sono stati respinti dai magistrati a causa di una interpretazione personale di una norma tutt'altro che chiara, dalla impossibilità dei detenuti a reperire le informazioni dai penitenziari attraverso i quali sono passati e dal costo degli avvocati. L'Italia resta comunque sotto osservazione della corte europea dei diritti dell'uomo fino a giugno 2015, ma intanto con una legge truffaldina è riuscita a stralciare 4000 ricorsi - Proliferano le commissioni per avviare una riforma del carcere e della polizia penitenziaria. Nasce voluta da Renzi, un gruppo di super esperti, tra i quali il PM antimafia Gratteri, che stanno studiando una serie di modifiche come la scomparsa del DAP, all'introduzione della riformatio in peius in appello, fino all'abrogazione del rito abbreviato. Riforme discutibili essenzialmente per una netta menomazione del diritto di difesa. - La cassazione dichiara che una condanna anche se passata in giudicato, per delle norme dichiarate successivamente incostituzionali, deve essere ricalcolata. Viene finalmente demolito il tabù della pena definitiva e ne potranno così giovare in automatico, ad esempio, i detenuti imprigionati per la Fini-Giovanardi per cui il PM dovrà riaprire il caso. Ci aspettiamo però commenti sul carico di lavoro, che già a Bologna ritarda gli sconti di pena per procedere con delle questioni ritenute più urgenti - BOLOGNA: Arrivano le motivazioni della sentenza assolutoria per tutti gli accusati nel processo Fuoriluogo per cui nel 2011 uno spazio di documentazione è stato chiuso e 6 persone vennero dapprima rinchiuse in carcere e poi ristrette ai domiciliari per 6 mesi. Una sentenza che è un vero e proprio schiaffo alla DIGOS e a tutti gli altri persecutori, tra i quali si annovera anche la stampa, del Fuoriluogo si legge infatti che la PM Morena Plazi sarebbe caduta in un errore di prospettiva tra i fatti contestati e la gravità delle accuse sostenute. Assoluzione dunque perché il fatto non sussiste, ma per quello che è stato tolto, non basta un "Si c'eravamo sbagliati" - Sabato 18 Ottobre era presenti a Bologna il governatore di Banca Italia Ignazio Visco, per una lettura in un aula universitaria, e in piazza S.Domenico i fascisti di Forza Nuova con l'annunciata partecipazione di Roberto Fiore. Circa 500 partecipanti hanno sfilato in protesta per la presenza di entrambe queste persone e nel corso di alcune scaramucce con i poliziotti schierati a protezione, un compagno è stato arrestato, portato alla Dozza e processato per direttissima lunedì dove la giudice l'ha condannato ad 8 mesi di domiciliari con permesso lavorativo.
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-10
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s02p41
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mezzoradaria, Dimitri Alberti, danni morali, pestaggio, detenuti, Sassari, SSebastian, Europa, lavoro, condanne, lavoro forzato, anarchici,
[8.3 MB
| 7 mins, 30 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
GIUSTIZIA: Doppia condanna europea, una per il pestaggio di Dimitri Alberti subito dopo il suo arresto, e l'altra per una trentina di detenuti che furano pestati al carcere di S.Sebastian di Sassari come ritorsione ad una protesta. - LAVORO: L'Europa ritiene che il lavoro all'interno dei penitenziari sia sottopagato e in netto contrasto con la giurisprudenza europea che vincola il pagamento a quello del contratto nazionale del lavoro, si prospetta una nuova sanzione a risarcire circa 25000 detenuti considerati quindi ai lavori forzati - BOLOGNA: Il 17 giugno 2 compagni e una compagna vengono arrestati e rinchiusi per 3 giorni alla Dozza dopo che hanno cercato di evitare lo sgombero della propria casa. Durante la loro prigionia ci sono stati diversi momenti di solidarietà. In seguito agli arresti è stato lanciato un corteo il 3 luglio prima del quale si è assistito a perquisizioni a tappeto delle abitazioni dei compagni anarchici in città. Nonostante il tentativo di isolamento mediatico e fisico mediante lo schieramento di innumerevoli cordoni di polizia, il corteo è stato fatto ugualmente e ha incrociato numerosi cittadini
I «ragazzi di don Giussani» nell’arco di 30 anni hanno conquistato uno spazio di potere sotto traccia, sempre a cavallo fra economia e politica. Il Veneto di «mamma Dc» si sta convertendo alla Lega, ma resta connesso indissolubilmente al potente apparato di una Chiesa nella Chiesa. Comunione e liberazione non è più il «gruppo di amici» fedelissimi del fondatore. Si è trasformata nella holding della Compagnia delle Opere, che ha aggredito – nel nome della sussidiarietà – ogni angolo del patrimonio pubblico: grandi appalti, sanità, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. Una documentata ricostruzione della «lobby di dio» a Nord Est. L’universo ciellino scandagliato, per la prima volta, a tutto campo. Con i sindaci “amici”, gli imprenditori di riferimento, i Vip in pellegrinaggio in terra santa e la rete di professionisti del business. Ma anche i clamorosi rinvii a giudizio che permettono di verificare in tribunale la gestione dei finanziamenti europei.
http://www.manifestolibri.it/novita.php
http://cosaloro.blogspot.com
I «ragazzi di don Giussani» nell’arco di 30 anni hanno conquistato uno spazio di potere sotto traccia, sempre a cavallo fra economia e politica. Il Veneto di «mamma Dc» si sta convertendo alla Lega, ma resta connesso indissolubilmente al potente apparato di una Chiesa nella Chiesa. Comunione e liberazione non è più il «gruppo di amici» fedelissimi del fondatore. Si è trasformata nella holding della Compagnia delle Opere, che ha aggredito – nel nome della sussidiarietà – ogni angolo del patrimonio pubblico: grandi appalti, sanità, scuola e università, formazione, logistica. Da Padova si arriva fino in Lussemburgo, alla «cassaforte» della galassia di imprese e consorzi. A Verona, si intuisce la trama che sconfina nella Lombardia di Formigoni e nel Trentino di Dellai. Una documentata ricostruzione della «lobby di dio» a Nord Est. L’universo ciellino scandagliato, per la prima volta, a tutto campo. Con i sindaci “amici”, gli imprenditori di riferimento, i Vip in pellegrinaggio in terra santa e la rete di professionisti del business. Ma anche i clamorosi rinvii a giudizio che permettono di verificare in tribunale la gestione dei finanziamenti europei.
http://www.manifestolibri.it/novita.php
http://cosaloro.blogspot.com Concerto ZPLEEN
Un turbine di riflessioni a tutto campo sull'odierna routine e sul modo di evadere la monotona realtà delle cose, come vecchie locomotive arrugginite, vetri sporchi sul grigio di Bologna e momenti di allegria fugace e frivola. Lo spleen di Baudelaire che esprime il disagio dell'artista e l'incongruenza con i valori pregnanti della società prende corpo con parole talvolta languide, accordi rabbiosi, distorsioni acide e sonorità che variano dal post rock, al grunge e al noise. Il quartetto è composto da: Stefano Politaki, chitarra/voce (ex Bloody Blue Body); Franky Maze, chitarra (compositore di colonne sonore di vari corti e documentari indipendenti e attivo nel progetto electro-pop Hotel Chevalier); Pietro Tavernise, basso (ex Sins of Liberty e Amnèsia Project); Emanuele "Lele" Procopio, batteria (ex Progama).
www.myspace.com/in.spleen
Concerto PAUL LOVENS' SPIN
Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora.
Guy Bettini tromba
Louis Schild basso
Paul Lovens batteria
Mercoledì 26 ottobre
Ore 20.30
Proiezione del documentario
Un pagamu – La tassa sulla paura
(HD+HDV, Italia, 2011)
Montaggio: Claudio Metallo, Miko Meloni
Fotografia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Regia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Un pagamu-la tassa sulla paura racconta varie storie di persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo, al racket e di una città intera, Lamezia Terme, che cerca un riscatto dopo due scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, in circa dieci anni.
Nel documentario si alternano le testimonianze dirette di Rocco Mangiardi, primo commerciante lametino ad indicare in aula i suoi estorsori, di Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket locale. Inoltre, il documentario, si avvale della narrazione della vicenda della famiglia Godino, che ha perso a causa di un atto intimidatorio la propria attività e la propria casa, ma che è riuscita a ricostruirsi una vita senza dover fuggire da Lamezia. In questo lavoro c’è anche la voce del sindaco della città lametina, Gianni Speranza e dell’assessore alla cultura Tano Grasso, ma anche dei ragazzi dello Spazio Aperto Giovani che hanno animato un bene confiscato con attività culturali, mostre e concerti.
Per info: www.cinemaitaliano.info/unpagamu
Ore 22.30
Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET
Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese.
Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.
Proiezione del documentario
Un pagamu – La tassa sulla paura
(HD+HDV, Italia, 2011)
Montaggio: Claudio Metallo, Miko Meloni
Fotografia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Regia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Un pagamu-la tassa sulla paura racconta varie storie di persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo, al racket e di una città intera, Lamezia Terme, che cerca un riscatto dopo due scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, in circa dieci anni.
Nel documentario si alternano le testimonianze dirette di Rocco Mangiardi, primo commerciante lametino ad indicare in aula i suoi estorsori, di Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket locale. Inoltre, il documentario, si avvale della narrazione della vicenda della famiglia Godino, che ha perso a causa di un atto intimidatorio la propria attività e la propria casa, ma che è riuscita a ricostruirsi una vita senza dover fuggire da Lamezia. In questo lavoro c’è anche la voce del sindaco della città lametina, Gianni Speranza e dell’assessore alla cultura Tano Grasso, ma anche dei ragazzi dello Spazio Aperto Giovani che hanno animato un bene confiscato con attività culturali, mostre e concerti.
Per info: www.cinemaitaliano.info/unpagamu
Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET
Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese.
Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
IL NUOVO DOCU-FILM DI INSUTV SUI MOVIMENTI DI RESISTENZE CONTADINE IN
ITALIA!
Dopo “Una montagna di balle” Nicola Angrisano torna sul tema della
difesa della salute e dell’ambiente contro la speculazione e il potere
della grande distribuzione e delle multinazionali.
- Interverrano gli autori e alcuni dei protagonisti
- LA RAGNATELA offrirà degustazione dei cibi genuini e clandestini
Al termine della proiezione verranno distribuite le copie del film ai
coproduttori
_SINOSSI:_
Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono
nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite
sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti,
l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della
terra.
Da questa rete nasce la campagna “Genuino Clandestino”, con donne e
uomini da ogni parte d’Italia che si autorgnizzano in nuove forme di
resistenza contadina.
Mentre la burocrazia bandisce dal mercato migliaia di piccoli
produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente,
modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed
affidabilità dei cibi.
Attraverso il lavoro, le situazioni e le voci dei contadini
“clandestini”, InsuTv racconta questa campagna, semplice nel suo
messaggio, ma determinata nelle sue forme, insieme alle implicazioni in
materia di democrazia del cibo, sviluppo economico, salvaguardia
dell’ambiente e accesso alla terra.
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
due parole sulla produzione
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
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Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
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Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
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Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Nella crisi economica che nel 2001 ha investito l’Argentina nascono centinaia di imprese recuperate e gestite dagli stessi lavoratori e lavoratrici. È una risposta spontanea alla disoccupazione e alla precarietà del lavoro e della vita messa in campo da uomini e donne che decidono di unirsi ed organizzarsi.
A distanza di dieci anni Zanon, ora Fabrica Sin Patrones,continua ad esistere e a rappresentare una proposta viva, possibile e reale di organizzazione del lavoro, divenuto finalmente bene comune e della società in generale.
Soggetto ed interviste: Marco Semenzin, Silvia Torneri
Riprese e montaggio: Andrea Paco Mariani
Post-produzione audio: Vasco Fondra
Footage d’Archivio: Gruppo Alavio
Smk Videofactory – 2011
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
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Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
Fabrizio Puglisi è un pianista e compositore fra i più attivi e interessanti della scena jazzistica e improvvisativa mondiale.
Ha suonato e continua a suonare con musicisti italiani e internazionali del calibro di John Zorn, Han Bennink, Steve Lazy, Lester Bowie, Tobias Delius, Enrico Rava, Paolo Fresu.
In quest’occasione sarà accompagnato da tre fra i musicisti più attivi della scena impro bolognese: Antonio D’Intino (bass, circuit bending, effects), Filippo Giuffré (chitarra eclettica), Andrea Grillini (batteria).
“La lunga stagione delle stragi”
da Portella della Ginestra alle stragi di mafia a Roma, Firenze e Milano
a cura di Mario Abbiezzi (CIPES – Centro di Iniziativa Politica e Sociale),
in occasione della ricorrenza della strage di Milano in piazza Fontana (12 dicembre 1969).
La mostra, dedicata a Carlo Giuliani, racconta in circa 120 immagini tutte le stragi accadute in Italia: Portella della Ginestra, Reggio Emilia e Genova (1960), la morte a Milano di Ardizzone, proseguendo con piazza Fontana, le bombe sui treni, piazza della Loggia e Bologna stazione; infine le stragi della mafia (Roma, Firenze, Milano).
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
La Bologna Improvisers Orchestra è formata da un pool di giovani musicisti operanti a Bologna che dal 2007 ha deciso di far confluire i propri sforzi verso una nuova entità collettiva e sovra-personale.
Comprensiva in tutto di sedici elementi, l’Orchestra si esibisce in varie formazioni, delineando con sempre maggior entusiasmo il proprio carattere magmatico e multiforme.
Il metodo compositivo è istantaneo, libero, egalitario.
Ospiti della serata saranno gli Heu{s-k}ach, duo svizzero specializzato in drones e ripetizioni, con D’incise (laptop, oggetti) e Marcel Chagrin: chitarra, ampli e grancassa.
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
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Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
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È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
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Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
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Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
Don Tulio, Batteria
Gabriel Fonseca De Morais, Basso
Giacomo Bertocchi, Sax Contralto
Salvatore Panu, Pianoforte
BASTA CON LA SOLITA SALSA!Rossella Do Ritmo, Congas
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"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.
"a project around the black music: work songs, blues and traditons of the origins"
Un duo esclusivo, batteria e voce. Nuovo progetto del poliedrico batterista e compositore siciliano Francesco Cusa con la vocalist Gaia Mattiuzzi, grandi doti vocali e straordinaria sensibilità.
Rielabora canti di tradizione arcaica africana pescati tra i reperti di Alan Lomax. Una musica ricca e intensa oltre i limiti della vocalità ampiamente modulata dalla Mattiuzzi e dal sofisticato drumming di Cusa.
Entrambi riescono ad intingere elementi basilari della cultura africana e innovativi del jazz che trovano nell'improvvisazione il veicolo ideale per rivelarsi.
Un canto che si fa strazio, grido, sofferenza, gioia, tenerezza.